patptat

mercoledì 17 febbraio 2010

Amori..

Deripui tunicam; nec multum rara nocebat;
pugnabat tunica sed tamen illa tegi.
quae cum ita pugnaret, tamquam quae vincere nollet,
victa est non aegre proditione sua.
ut stetit ante oculos posito velamine nostros,
in toto nusquam corpore menda fuit.
quos umeros, quales vidi tetigique lacertos!
forma papillarum quam fuit apta premi!
quam castigato planus sub pectore venter!
quantum et quale latus! quam iuvenale femur!
Singula quid referam? nil non laudabile vidi
et nudam pressi corpus ad usque meum.
Cetera quis nescit? lassi requievimus ambo.
proveniant medii sic mihi saepe dies!

Le strappai la tunica; trasparente non dava molto fastidio;
  lei tuttavia lottava per restarne coperta.
Ma poiché lottava come una che non vuole vincere,
fu vinta facilmente con la sua stessa complicità.
Come, caduto il velo, stette davanti ai miei occhi,
nell'intero corpo non apparve alcun difetto.
Quali spalle, quali braccia vidi e toccai!
La forma dei seni come fatta per le carezze!
Come era liscio il ventre sotto quei seni perfetti!
Come era lungo e dolce il fianco, e altrettanto la fresca coscia.
Che importanza hanno i dettagli? Nulla vidi non degno di lode
  e nuda la strinsi, aderente al mio corpo. 
Chi non conosce il resto? Stanchi riposammo entrambi.
Possano capitarmi spesso pomeriggi come questo!

Tratto da Splash Latino - http://www.latin.it/autore/ovidio/amores/!01!liber_i/05.lat









Nessun commento:

Posta un commento

"sprintrade network"